giovedì 25 giugno 2009

IL PUNTO DOPO UN MESE DI ATTIVITA'


Il punto dopo questi primi due mesi di attività..o meglio i punti, visto che ce ne sarebbe più di uno da analizzare!

Diciamo che fin dall'inzio abbiamo ritenuto importante muoverci per il nostro territorio, per la nostra Busa, ed in particolar modo approfondire temi di rilievo sociale, come appunto la costruzione della Centrale sul Monte Altissimo, piuttosto che l'accordo dei comuni con il "Patto Maroni" per la sicurezza del "Lago di Garda", la promozione dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS), la questione della mobilità dei giovani durante i week end e la chiusura del cinema Roma.

Gli incontri sono stati tutti di carattere informativo, tramite le notizie reperite dai giornali e dal web, con la proiezione di alcuni video inerenti il tema trattato, in particolar modo per l'argomento "nucleare", collegato al progetto della centrale.

Inoltre non sono mancati argomenti di cultura generale, come l'analisi della libertà d'informazione in Italia e gli aspetti legati all'ambiente, all'inquinamento ed a quello che molti definiscono il male occidentale detto "consumismo".

E' stato bello presentare il tutto al di fuori del palcosenico politico, o meglio al di fuori di una parte politica piuttosto che l'altra, cercando, invece che di condizionare, di portare tutti alla conoscenza effettiva dei fatti e ad una valutazione di essi il più possibilie libera ed incondizionata.
Il lavoro sta proseguendo poi verso la creazione di un volantino che informi ancora meglio la popolazione riguardo quello che vorrebbero fare sulle nostre teste (Centrale appunto) e successivamente mobilitarsi per una raccolta firme, che sarà infine spedita direttamente in Provincia; seppure la Commissione ha bocciato il progetto, è il caso di tenere alta la guardia!!

Inoltre vedremo di promuovere un'altra iniziativa interessante: la proiezione di una serie di film su maxi schermo, magari all'aperto e con l'aiuto del Comune, che innalzino il livello di conoscenza di alcuni fattori sensibili, quali l'inquinamento, la viabilità, la crescita illogica dei paesi dovuta a scelte azzardate delle amministrazioni comunali, l'informazione e le tenciche mediatiche del controllo e della manipolazione.

L'aspetto però fondamentale di tutto ciò è quello di aver aumentato il numero degli associati dai 12 iniziali ai circa 20 attuali. Ciò significa che siamo sulla strada giusta e che questo progetto di crescita che insieme stiamo portando avanti viene considerato positivo, ma soprattutto accessibile; e per accessibile intendo che chiunque può contribuire a nuove idee, nuovi stimoli in un gruppo in cui l'unione di forze sta sopra la destra e la sinistra ed altre vecchie ideologie! Qui si tratta del nostro futuro, della Busa che vivremo noi e che in futuro lasceremo ai nostri figli..non c'è diversità nei temi che riguardano il popolo, ma una sola grande forza, quella dell'essere umano!

CONSIDERAZIONI SUL FENOMENO DELLE "SCIE CHIMICHE"

PUBBLICATA IN PARTE DAL GIORNALE DE "L'ADIGE" alla pagina "lettere & commenti"

Cari concittadini,
siamo una neonata Associazione culturale, di stampo libero ed apartitica, che basa i propri principi esclusivamente sulla ricerca della verità e l’abbattimento di quei pregiudizi e le superficiali credenze che, purtroppo, stanno spesso alla base della società odierna.
Crediamo fermamente che l’essere umano debba mantenere vivo il proprio spirito critico in una costante e progressiva ricerca del vivere con consapevolezza il mondo che lo circonda, comprendendo gli eventi che si susseguono, più o meno vicini ad esso.

Ecco dunque quello che ci spinge a stendere questa riflessione comune:
siamo rimasti al quanto straniti in seguito alle domande rivolte dal giornalista Stefano Ischia al funzionario del settore Aria dell'Agenzia APPA, Alessandro Borzaga, (Agenzia Provinciale Protezione Ambiente), istituita dalla Provincia stessa ed operante dal 1995, col compito di rendere agevole ed omogenea la raccolta e l'elaborazione di dati in materia ambientale), domande che sono uscite su L’Adige in data 04.06.2009, riguardanti strane scie presenti nel cielo, causate dal fitto passaggio aereo.
Specifichiamo “domande” perché di risposte e chiarimenti in merito ahime', non se ne sono avuti!


Riteniamo dunque che un Ente Provinciale esplicitamente istituito per la salvaguardia dell’ambiente, ad oggi sprovvisto di qualsiasi informazione in merito, dovrebbe quantomeno approfondire tematiche mosse dall'interesse comune (respiriamo tutti la stessa aria!!), anziché esautorarsi dalla propria competenza (come scritto sul giornale) con l'unica giustifica che riguarda l'impossibilita' di effettuare dei rilievi nel cielo. Sembra un pochino riduttivo, nel rispetto anche di alcuni tecnici internazionali, che da anni analizzano questo tipo di scie sopra le nostre teste, formulando possibili verita', ad oggi putroppo ancora misteriose.

Che le emissioni gassose di industrie e mezzi di trasporti siano inquinanti è un dato di fatto; la questione è capire se anche le scie biancastre rilasciate da alcuni aerei siano “semplici” residui di carburante o qualcosa di addirittura più pericoloso.
Al riguardo il web offre numerose possibilità di approfondimento spaziando tra libri, relazioni e interrogazioni parlamentari. Per una doverosa comprensione del fenomeno suggeriamo il sito
www.sciechimiche.org.
Al di là di tutte le ipotesi possibili, non credete che eventuali agenti inquinanti presenti nei nostri cieli debbano per forza di cose scendere (con precipitazioni e correnti ventose), andando ad intaccare colture e risorse primarie, con una conseguente dannosità per la nostra salute?

Comprendiamo un possibile spiazzamento riguardo a un argomento così poco conosciuto e contaminato da molte ipotesi, ma un impegno in una risposta più approfondita sarebbe stato apprezzato da parte degli organi competenti. Ed è quello in cui speriamo vivamente...

Arco, 11 giugno 2009

martedì 16 giugno 2009

IL PROGETTO DELLA CENTRALE SULL'ALTISSIMO DI MAMMA PROVINCIA

Un fatto a dir poco stupefacente, quello che riguarda la decisione della nostra Provincia Autonoma di Trento di finanziare un progetto che riguarda la costruzione di una centrale idroelettrica di accumulo sul Monte Altissimo, per di più alla totale insaputa delle amministrazioni locali.
Da un paio di articoli comparsi sui giornali ci sono alcuni aspetti che la nostra Associazione ha deciso di approfondire.

Entrando più nello specifico della questione si tratterebbe di una fotocopia della centrale di Riva del Garda, di proporzioni però pari a dieci volte più grande, che sarebbe destinata a diventare la più grande d'Europa; il progetto prevede la creazione di gallerie sotterranee che dal lago salgono fino a 1600 metri, dove verrà creato un grande bacino idrico (contenitore!!), con lo scopo di contenere l'acqua pompata dal Lago, per poi sfruttare la caduta con il conseguente sviluppo di energia.

Leggi della fisica ci hanno insegnato che serve più energia per portare l'acqua in quota, rispetto a quella che si riuscirebbe a produrre sfruttando la sua caduta. L'Italia però nelle ore notturne acquista l’energia elettrica dalla Francia, che viene prodotta tramite le centali nucleari (rezione a catena che non si può bloccare); l'energia che i francesi hanno in esubero durante la notte, la vendono a noi ad un prezzo molto più basso, rispetto a quello stabilito per le ore diurne; ne consegue che, riducendo i costi di pompaggio nelle ore notturne, la centrale guadagnerebbe sulla vendita dell'energia che viene prodotta durante il giorno con la ricaduta dell'acqua.

Le nostre perplessità ed alcune domande nascono dagli aspetti legati all'ambiente in cui viviamo:
  • Innanzitutto i cittadini, parte fino ad ora ignorata, che cosa ne pensano? Sono daccordo con la linea intrapresa dalla Provincia?
  • Non essendo inoltre produttori dell'energia che servirebbe a far funzionare la centrale, che cosa succederebbe se la Francia decidesse di aumentare il prezzo di vendita dell'energia stessa?
Ricordiamo che, statistiche alla mano, l'uranio è considerato un bene destinato ad estinguersi entro 10/15 anni, tanto che per far funzionare le centrali nucleari esistenti si stanno smontando le testate delle bombe atomiche fino ad ora prodotte.
  • Quale danno provocherebbe all'ecosistema lacustre, se pensiamo che la corrente mossa dalla sola centrale di Riva viene percepita fino all'altezza della porfina?
  • Quale impatto avrebbe sui turisti, il fatto che delle boe deilmiterebbero i primi 100 metri di raggio dallo sbocco delle gallerie per pericolo di correnti?
  • Ed anche per chi di speculazione vive, in che proprozioni riuscirebbero a contribuire le poche aziende locali che potrebbero permetterselo, rispetto ai costi di costruzione, stimati in oltre un miliardo di euro?
  • E nel caso più remoto di incidente, che danni potrebbe provocare un eventuale crollo anche solo di una piccola parte di montagna?
LA BUSA CONSAPEVOLE è impegnata a seguire gli sviluppi di questa sensibile questione e si schiera all'unanimità contro la realizzazione della centrale. Riteniamo che un'opera di tale grandezza e con simili prerogative, sia soltanto un mezzo per gonfiare le tasche ai soliti pochi, persone peraltro insensibili al territorio, al Lago ed ai suoi abitanti.


INFINE ECCO A VOI ALCUNI LINK DI APPROFONDIMENTO