lunedì 24 ottobre 2011

CON LA MORTE DI GHEDDAFI IL GAS E IL PETROLIO VA AI FRANCESI

Gheddafi è morto e ora una domanda sorge spontanea: tutto il petrolio e il gas disponibile in quali mani finiranno? 

Probabilmente non in quelle italiane bensì in quelle francesi. La sporca guerra per l’oro nero, innescata da Sarkozy e malamente appoggiata dagli italiani, dunque, si conclude con la morte del dittatore e con l’apertura di nuovi scenari sull’approvvigionamento energeticoAppena due giorni fa su Investir la notizia che la francese ha investito 30milioni di dollari fino al 2015 per la modernizzazione delle infrastrutture petrolifere e gasiere, così come dichiarato da Christophe Lecourtier, direttore generale dell’agenzia Ubifrance. L’obiettivo è portare la produzione di petrolio libico a 3 milioni di barili al giorno.

Dal sito Investir.fr si legge:
Total è in trattative con i leader della transizione Consiglio nazionale libico (CNT) per espandere la propria attività a livello locale e prevede di sviluppare un’attività sul gas naturale liquefatto (GNL).

All’Italia resta il gas che arriva attraverso Greenstream riaperto una settimana fa da Eni.
Fonte: EcoBlog

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